Il Mio Pensiero Il Mio Pensiero
Il legame tra forma e identità
Ogni mia scultura nasce da un incontro profondo tra la forma e l’identità, un dialogo che esplora l’essenza di ciò che siamo. Non si tratta semplicemente di dare forma alla materia, ma di esprimere ciò che è nascosto in essa: l’identità come forza interiore che si trasforma, si evolve e si riafferma. La figura femminile, che prevale nel mio lavoro, non è soltanto una rappresentazione visiva. È una manifestazione di ciò che accade quando forza e vulnerabilità si incontrano, un simbolo di equilibrio che invita a riflettere su ciò che l’essere umano può diventare. Ogni dettaglio, ogni curva, ogni superficie della scultura è pensata per raccontare una storia, quella dell’identità che si costruisce e si trasforma continuamente, tra sfide e trasformazioni. Le mie opere non vogliono essere solo osservate, ma vissute, come un invito a esplorare la propria identità.
Il bronzo: materia e metafora
Il bronzo non è solo il materiale che scelgo per plasmare le mie sculture, ma diventa una metafora potente della trasformazione. La sua durezza e la sua capacità di sopportare il tempo lo rendono perfetto per raccontare il processo di evoluzione dell’identità. Come ogni essere umano, il bronzo passa attraverso il fuoco per emergere in una nuova forma, più forte e resistente. Ogni superficie della scultura cattura la luce e l’ombra, creando un gioco che riflette la dualità della nostra esistenza. La scultura diventa quindi una traccia permanente di ogni trasformazione, una testimonianza che resiste al passare del tempo e che porta con sé la memoria delle scelte fatte. È proprio nel bronzo che la solidità dell’identità umana trova la sua espressione più duratura.
L’arte come dialogo
Le mie sculture sono pensate per attivare un dialogo profondo con chi le osserva. Ogni opera è un invito alla riflessione, un’opportunità per entrare in contatto con il proprio io più profondo. L’arte non deve essere solo un atto estetico, ma deve stimolare un processo interiore, un confronto con la propria identità. La materia, il bronzo, non è solo visibile, ma dialoga con lo spirito di chi la osserva, innescando domande, emozioni e riflessioni. Ogni scultura è progettata per creare una connessione intima e profonda con chi la guarda, per far emergere quel legame invisibile tra la forma e l’essere umano che è alla base di ogni grande opera d’arte. L’arte non deve mai essere statica o distaccata, ma viva, capace di attivare una continua riflessione e una continua evoluzione.
Il messaggio di trasformazione e identità
Le sculture che creo non sono soltanto espressioni artistiche, ma veri e propri messaggi di trasformazione. Ogni opera rappresenta una sfida, un invito a riflettere su come l’identità si costruisce e si trasforma nel corso della vita. La figura femminile che emerge nelle mie opere non è solo un corpo, ma un simbolo di cambiamento, di resilienza e di evoluzione. È l’immagine di un individuo che affronta le sfide e le difficoltà, che riesce a trasformarsi in qualcosa di nuovo, che continua a crescere. Ogni scultura vuole parlare di questo processo continuo di definizione di sé, di costruzione della propria essenza, attraverso le scelte, le azioni e le trasformazioni che viviamo ogni giorno.
Una comunicazione chiara e universale
L’arte deve parlare in modo chiaro e senza ambiguità. Per me, la scultura è una forma di comunicazione diretta, che non ha bisogno di essere interpretata o decodificata. Ogni opera è pensata per essere comprensibile, immediata, capace di trasmettere un messaggio universale. Non voglio creare un’arte che risulti elusiva o astratta, ma un’arte che sia alla portata di tutti, che parli al cuore e alla mente di chi la osserva. Le mie sculture sono pensate per essere comprese da chiunque, senza che sia necessaria una conoscenza profonda dell’arte contemporanea. La loro forza sta proprio nella loro chiarezza, nel fatto che possono essere comprese da tutti, indipendentemente dalla propria esperienza o dal proprio livello di conoscenza artistica.
L’arte come ricerca di senso
Per me, l’arte è una continua ricerca di senso. Non è solo un atto estetico, ma un processo di esplorazione che coinvolge ogni parte dell’essere umano: la mente, il corpo, l’emotività. Ogni scultura è un viaggio, un’esplorazione che porta chi la osserva a riflettere su sé stesso, sulla propria vita, sul proprio destino. L’arte non deve mai essere fine a sé stessa, ma deve essere un mezzo per interrogarsi sul mondo, sulla propria esistenza, sulla propria identità. Le sculture che creo non sono solo oggetti da guardare, ma stimoli per riflettere, per entrare in contatto con una parte più profonda di sé. Ogni opera è pensata per essere un invito a guardarsi dentro, per esplorare la propria identità in modo consapevole e profondo.
L’arte come sfida e comunicazione diretta
Infine, l’arte deve essere una sfida. Non mi interessa creare opere che siano facili da comprendere senza un vero impegno. Le mie sculture sono pensate per stimolare la riflessione, per provocare una reazione emotiva e intellettuale. Ogni opera è un atto di comunicazione chiara e diretta, che non si perde nelle complessità astratte, ma parla direttamente all’osservatore. Voglio che chi guarda le mie sculture non si limiti a contemplarle, ma che le viva, che si confronti con esse e che, in questo processo, arrivi a comprendere qualcosa di sé. L’arte, per me, non è un lusso per pochi, ma un mezzo potente per comunicare, per entrare in contatto con gli altri e con la propria essenza.
L’arte come luogo di scoperta e trasformazione
L’arte, per me, è il luogo dove l’identità trova la sua forma più autentica e dove l’essere umano può scoprire chi è realmente. Ogni mia opera non è concepita per essere statica, ma come uno specchio che riflette i frammenti di chi siamo e di ciò che possiamo diventare. Voglio che ogni osservatore trovi nelle mie sculture una parte di sé, un’eco del proprio percorso, delle proprie sfide, delle proprie vittorie. È attraverso questa connessione profonda che l’arte diventa un’esperienza trasformativa, un momento in cui ci si può riconoscere e, al tempo stesso, immaginare oltre i propri limiti. Le mie sculture vogliono essere un ponte tra il mondo interiore e quello esterno, un mezzo per raccontare storie universali che parlano a tutti, ma che ognuno può sentire unicamente proprie.
Se volete avere maggiori informazioni su di me e sul mio modi di vedere e vivere l’arte, forse vi riuscirà meglio leggendo l’intervista che mi è stata fatta dalla
Dott.ssa Elisa Manzoni Vos
Snellingerdijk 122
8431ES Oostervolde, Nederland -Paesi Bassi-
Domanda all’artista: Claudio Caporaso – Italian art by ELisa Manzoni (criticoarte.org)
Ask the artist: Claudio Caporaso – Italian art by ELisa Manzoni (criticoarte.org)
Vraag aan de kunstenaar: Claudio Caporaso – Italian art by ELisa Manzoni (criticoarte.org)